Laura Sacchini....blog: l'Amore prima di tutto!

Scrivere per emozionarsi, per condividere, per raccontare un pò di sé anche a te, sconosciuto che, attraversi questi fogli..

Vivo scrivendo...scrivo vivendo.
Qui c'è molto di quello che imparo ogni giorno.
Laura Sacchini

Coach del Benessere in Herbalife Nutrition
Formazione e Vendita Integratori Naturali

mercoledì 1 ottobre 2014

Il tesoro che cerchi si trova sempre dove sei..



 Ci sono molti modi per firmare una tregua con il cervello, alcuni leciti e altri meno, eppure tutti si chiamano allo stesso modo: “viaggi”. Si esce dalla propria realtà e si va dentro un altrove, in cerca di... ma per viaggiare non è indispensabile andare dall’altra parte del mondo. Si può uscire da se stessi con i suoni di un disco, le parole di un libro, i baci di un amante. Si può farlo con una racchetta da tennis in mano o un paio di scarpe da ginnastica ai piedi.  

 Mi hanno sempre affascinato i maratoneti. Ogni loro corsa è un viaggio, durante il quale incontreranno culmini di onnipotenza e strapiombi di difficoltà. Per ogni maratoneta c’è sempre un chilometro di piombo in agguato. Quando i pensieri si appesantiscono assieme alle gambe e la mente si rifiuta di continuare a sopportare il dolore e vorrebbe soltanto fermarsi al bordo della strada. E’ al fondo di quel chilometro che si sceglie se arrendersi o avanzare.  

La crisi non è ancora passata e nessuno in coscienza può dire se e quando finirà. Ma il maratoneta fa una scommessa con il proprio destino e decide di rinviare la resa di un altro metro, e poi di un altro ancora: finché le gambe ricominceranno a respirare un’aria più leggera. Tornato a casa, scoprirà di non essere più lo stesso. Quel chilometro di piombo lo ha trasformato. Gli ha insegnato a oltrepassare la paura e adesso nulla potrà più spaventarlo.  

È di questo che andiamo in cerca, nei nostri viaggi. Di una prova che ci consenta di comprendere meglio chi siamo e di dare valore a ciò che abbiamo. L’eroe combatte sempre per un obiettivo: tornare a casa. Potrebbe restarci fin dall’inizio, ma sa che non sarebbe la stessa storia. Se vuole amare la sua casa in maniera consapevole, deve prima lasciarla, dimenticarla, addirittura rinnegarla. Per poi iniziare a struggersi nel ricordo e, superata la prova della lontananza, decidere in piena libertà di farvi ritorno. Soltanto allora sarà in grado di apprezzare ciò che aveva già prima, ma non era in grado di comprendere.  

 Il tesoro che cerchi si trova sempre dove sei, ma come faresti a saperlo se non andassi a cercarlo da qualche altra parte?  

Massimo Gramellini
 Scrittore 
"Cuori allo specchio"

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