Elargisco alla Vita notti insonne; pianti che piegano in due il costato
e ti fanno gli occhi gonfi come una rana in sovrappeso; sfoghi chilometrici con
amici esausti di ascoltare sempre la stessa nenia. “Cos’ha lei più di me?”.
Lei ha i fiori che Lui le manda direttamente a casa. Ha le serate
trascorse in compagnia degli amici di Lui, in veste di fidanzata ufficiale, o “fidanzata
di turno”. Che poi è la stessa cosa. Lei ha un amore bugiardo, che non sa
distinguere tra ciò che luccica e ciò che illumina.
Lei non sa che Lui mi chiama ancora, che ancora ci facciamo la guerra,
la guerra vera, quella che ingaggi solo contro le persone che ami forte,
fortissimo. Che la Fiducia è andata a puttane, ed è diventata puttana a sua
volta: s’è venduta per quattro spiccioli di banalità, e qualche scampolo di
paura. Ed Io non sono una donna facile da “amministrare”. E Lui non ha spalle
abbastanza forti per reggere il peso di un impegno autentico. Non sa di quando
mi grida contro che sta con Lei perché vuole una storia più semplice, che con
Lei non perde la testa, mantiene salda la presa sulle redini di sé stesso. Io,
invece sono la sua variabile impazzita, l’assenza di controllo, la vertigine.
Lei non sa che Lui ha scelto un amore di seconda mano, un amore che non costa
fatica, un amore tiepido, mediocre, perché la mediocrità è facile, è
rassicurante, è la prima scelta dei falliti, la culla dei vigliacchi, la madre
partoriente di ogni umana infelicità. Lei non sa che ho scelto di credere alle
sue fesserie di uomo spaventato perché faceva troppo male vederlo uscire dalla
mia vita e riconoscere, semplicemente, che non voleva, non poteva o non sapeva
amarmi. Ho peccato di vigliaccheria anch’io.
Lei non sa che di quest’uomo, ho avuto le braccia forti con le quali mi
stringeva contro al petto, come fossi un miracolo nel quale stentava a credere,
e che forse pensava di non meritare.
Lei ha i fiori, le serate con gli amici, le cene. Io ho la Verità. O
qualcosa che un poco le assomiglia. Ho la parte più pura, più autentica, più vera
e celata di Lui. E del suo cuore non vedente.
Io ho la mia sacca da marinaio, dalla quale è precipitato qualche sogno.
Ho ancora fede. Fede in me stessa. Ho l’orgoglio di essere una donna come
poche. Ho la forza di rimettermi in cammino. Ho la certezza di un amore grande
nel quale, un giorno, inciamperò per caso, per destino o predestinazione. Ho
provato tante volte. Ho sbagliato una di più. Ho pianto forte e pregato perché affinché
le cose potessero cambiare. Alla fine, sono cambiata Io. E, nel cambiamento,
sono cresciuta, ho capito che il segreto di ogni bene sta nella capacità di
amare sé stessi..
Scrittrice - Blogger
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